Itinerario

I castelli pugliesi, simbolo di un territorio

Descrizione itinerario

Il Castello di Trani fu costruito su modello dei castelli crociati di Terra Santa, a loro volta debitori deicastra romani, a pianta quadrangolare, rinforzato ai vertici da quattro torri quadrate di uguale altezza. Nel XVI secolo, con l’avvento delle armi da fuoco, il castello venne adeguato alle nuove tecniche difensive, dopo di che fu nuovamente oggetto di lavori di adeguamento nell’800 per adattarlo alla funzione carceraria. Negli anni settanta è passato in consegna al Ministero della Pubblica Istruzione, oggi Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che ne ha curato i restauri e la musealizzazione.

Il Castel del Monte rappresenta l'esempio più prestigioso dell’architettura sotto Federico II che si staglia imponente e con una componente tra il misterioso e l’enigmatico su un’altura delle Murge: quest’ultimo è stata una residenza abitata dal monarca, e ancora oggi, viene considerato uno dei più preziosi e perfetti esempi di arte e di architettura dell’epoca medievale. 

Il Castello Aragonese, chiamato Castel S. Angelo, è ubicato vicino ad un' antica depressione naturale del banco di roccia sopra cui sorge il borgo antico della città e consiste fondamentalmente in una ricostruzione Aragonese di una precedente fortezza normanno-sveva-angioina costruita nello stesso punto ma avente caratteristiche molto diverse poiché era un tipico castello medievale con numerose torri alte e sottili costruito sopra una precedente fortificazione bizantina che aveva le fondamenta poggiate su strutture risalenti al periodo greco (IV-III secolo a.c.). 

Il Castello dell'imperatore Carlo V d'Asburgo venne edificato nel 1539, in seguito all'emanazione dell'ordine di demolire il vecchio baluardo principesco, risalente al Medioevo, e di costruire una nuova fortezza, all'avanguardia con le tecniche di architettura militare. I lavori di costruzione e di progettazione furono affidati a Gian Giacomo dell'Acaya, ingegnere generale del Regno di Napoli

Ad oggi, sembrano essere documentate almeno tre porte d'ingresso al castello: la "Prima Porta" o primus introitus (registro del 1463), che ora apre su Piazza Libertini, probabilmente la "Porta Regale" menzionata nel 1544-5; la "Porta ferrata" o la porta versus civitatem (1463), che apre sulla città; la cosiddetta "Porta falsa" (1463), accanto alla Torre Magistra.


Durata del percorso

Più di 6 ore

Tappe del percorso

Castel del Monte

Andria e il suo castello sono legati indissolubilmente alla grande storia di Federico II.

La tradizione narra che Federico II dette ad Andria il soprannome di "Fidelis", in quanto al ritorno dalla sesta crociata gli si dimostrò fedele consegnandogli le chiavi della città ed egli, per riconoscenza, liberò la città dal peso delle tasse; ad Andria nacque suo figlio Corrado IV nel 1228, avuto con la moglie Jolanda di Brienne, regina di Gerusalemme, che morì appena sedicenne in seguito al parto. A Federico II si deve la costruzione di Castel del Monte, dichiarato Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO, posto su di un'isolata altura nelle campagne di Andria, nei pressi del Monastero di Santa Maria del Monte già appartenuto al territorio di Trani.

Castello Svevo

Il Castello di Trani fa parte di un imponente sistema difensivo fatto erigere da Federico II di Svevia a protezione del Regno di Sicilia. Sorge a breve distanza dalla celebre cattedrale, strategicamente collocato al centro di una rada, i cui bassi fondali hanno costituito da sempre un’ottima difesa naturale, sia dalla furia delle onde che da eventuali attacchi del nemico.

Il Castello di Trani fu costruito su modello dei castelli crociati di Terra Santa, a loro volta debitori dei castra romani, a pianta quadrangolare, rinforzato ai vertici da quattro torri quadrate di uguale altezza. Nel XVI secolo, con l’avvento delle armi da fuoco, il castello venne adeguato alle nuove tecniche difensive, dopo di che fu nuovamente oggetto di lavori di adeguamento nell’800 per adattarlo alla funzione carceraria. Negli anni settanta è passato in consegna al Ministero della Pubblica Istruzione, oggi Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che ne ha curato i restauri e la musealizzazione.

L’impianto architettonico originale è a pianta quadrangolare, con ai vertici quattro torri quadrate tutte alte uguali. Il paramento esterno è a bugnato; sui tre lati che non si affacciano sul mare troviamo un muro di cinta con tre cortili esterni, mentre un fossato riempito d’acqua di mare separa il castello dalla terraferma. Con il passare del tempo il castello passò nelle mani di differenti dinastie, prima gli Angioini, poi gli Aragonesi, e poi, fino ai giorni nostri, del demanio. Solo tra il 1385 ed il 1419 il castello fu assegnato al capitano di ventura Alberico da Barbiano.

Castello Aragonese

Il Castello aragonese o Castel Sant’Angelo ha subito una radicale evoluzione col tempo ed ha assunto differenti funzioni: dall’epoca bizantina a quella aragonese, fino al dominio asburgico che lo trasformò in un prigione, di cui ancora rimangono inquietanti tracce.

Di origine bizantina, il Castello possedeva torri alte e strette, usate per lanciare sugli invasori lance pietre e olio bollente. La sua ricostruzione si deve a Ferdinando I di Napoli che, nel 1486, lo fece ampliare e soprattutto ne rimodellò le torri, questa volta basse e larghe a forma circolare. Il motivo fu l’introduzione di un nuovo tipo di arma: il cannone. Le nuove torri, permettevano di spostare più agevolmente questo nuovo strumento di guerra e allo stesso tempo riuscivano ad attutire meglio i colpi inferti da quelli nemici.

Castello Asburgico di Carlo V

Non molto distante dalla piazza iconica della Città del Barocco, quella di Sant’Oronzo, è presente il castello di Lecce, da tutti conosciuto come il maniero di Carlo V. Questa fortezza però, contrariamente a quanto il suo nome faccia intendere, non è stata costruita dall’imperatore del Sacro Romano Impero ma deve la sua edificazione al periodo normanno e quindi risalente al medioevo, epoca durante la quale l’attuale maniero si presentava come un semplice baluardo principesco. Il nuovo castello voluto dall’imperatore Carlo V, non ha cancellato del tutto la storia della fortezza precedente. Tra il mito e la leggenda, troviamo la storia di un orso bianco a fare da guardia ad una famiglia nobiliare.

 

 

Percorso



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